Marry me

Camogli (Genova), 11-12-13-14 febbraio 2011.
Tecnica: installazione, poesia, assemblaggio.

Da sinistra: banchetto dei testimoni, leggio con invocazione della barca e spiegazione dell’opera, barca con velo esterno e all’interno piante di orchidea.

Un’amante – una barca vestita da sposa con 6 metri di velo ornato da rose e sassi argentati, sotto un gazebo allestito a nozze – decanta in piazza a Camogli il suo amore, invocando chi può aiutarla a renderlo ufficiale, il mare.
Davanti a una chiesa, in occasione di una festa dedicata all’amore socialmente riconosciuto, San Valentino.

Particolare del velo.

L’opera è pensata apposta per il luogo in cui vive, Camogli.
Il concept nasce dalla leggenda secondo cui il nome del paese deriva dal genovese “Camuggi”, “la casa delle mogli”, che secondo la visione popolare restavano a casa ad attendere i mariti imbarcati.
In “Marry me” le barche diventano amanti delle dei pescatori con cui passano la vita, trasformandosi in spose mancate che aspirano a un ruolo riconosciuto.
L’opera è l’istante fotografato di quest’amore segreto, che per una volta si esibisce pubblicamente.
Il canto della barca, posto su di un leggio da chiesa ed espresso sotto forma di poesia in un linguaggio volutamente arcaico e quasi solenne, diventa la voce di tutti coloro che solitamente amano nell’ombra:

“Mentre giochi con i pesci/E lotti con i sassi,/Quanti amori avvolgi?/Quanti peccati lavi?/Tu che culli la terra piano piano,/Tu che aspiri al cielo di lontano,/Dammi la forza dell’acqua che scava,/Dammi la furia dell’onda che brama:/Fammi arrivare a quel giorno./Spingi nel mio ventre di legno il pescatore./All’amo che gli sussurro/Fa che s’aggrappi./Che si punga il petto d’impazienza,/Che faccia di me la sua sposa bianca.”

Un lamento in cui non manca la speranza: la barca è pur sempre vestita a nozze. Un’opera simbolica e concettuale, che vuole essere uno spunto di riflessione per la comunità, che da giudicante e distante si trova ad essere partecipe di quest’amore (accanto alla sposa un banchetto con un libro per raccogliere le firme dei testimoni, i passanti).

Atmosfera notturna.
Alcune persone interagiscono con l’opera.